“È la consapevolezza che abbiamo di noi stessi a renderci protagonisti della nostra storia”

Patrizio Paoletti

11^ EDIZIONE DI 21 MINUTI

La consapevolezza è stato il tema della 11^ edizione di 21 Minuti.

I grandi e rapidi cambiamenti geopolitici e sociali in atto ci spingono a ripensare ai valori che guidano il nostro fare quotidiano. Rafforzare e aumentare la consapevolezza interiore è davvero il motore che ci permette di fronteggiare al meglio il futuro, orientare i capitali, le governance, diventare protagonisti per il bene comune: protagonisti del cambiamento.

“Abbiamo scelto il tema della consapevolezza per celebrare gli 11 anni di 21 minuti – afferma Patrizio Paoletti – “per indagare quali siano le motivazioni alla base di tutto quello che accade al di fuori di noi e comprendere come sia possibile far cambiare direzione al mondo esterno rafforzando il nostro mondo interiore. Le idee e i valori che guidano la vita dei grandi innovatori del nostro tempo ci possono fornire ispirazione, strumenti, stimoli per potenziare le nostre capacità e risorse interiori. La consapevolezza di noi stessi è ciò che davvero fa la differenza nelle nostre vite”.

L’evento si è tenuto dal 5 all’8 dicembre 2019 ad Assisi.

Un piccolo segno dei tempi

Esistono tanti convegni a cui partecipare. Tutti pongono l’accento sul mondo esteriore, su ciò che accade fuori di noi. 21 Minuti è differente: gli speaker non hanno messo in evidenza il loro successo personale, anzi. Hanno risposto a una domanda che attanaglia tutti noi: com’è possibile che fuori accada ciò che accade e com’è possibile fare in modo che cambi direzione, partendo però da noi stessi.

Senza il dialogo interiore, non possiamo pretendere di cambiare il mondo intorno a noi. Prima di rivolgere il nostro sguardo verso ciò che accade fuori, dobbiamo imparare a dialogare con noi stessi, dentro di noi.

Un fulcro di idee, strumenti e modelli per il cambiamento

Un evento unico, una conference internazionale che ha messo a disposizione di tutti idee in grado di far prendere al mondo un’altra direzione. In realtà è stata molto più di una conferenza: una community, un network mondiale di persone e società che conoscono il grande potere contenuto nelle idee e nella condivisione. Solo così il mondo può raggiungere un livello più elevato di consapevolezza.

21 Minuti ha risposto ai bisogni della nostra epoca e ha proposto un nuovo paradigma evolutivo. È stato un punto di riferimento per chi desiderava interagire in maniera efficace con le persone, gli ambienti e gli scenari in rapida evoluzione e in continuo divenire.

Il mondo esterno è lo specchio del mondo interiore

Le condizioni esterne nelle quali viviamo sono il riflesso di quelle del nostro mondo interiore. La Terra è quindi la proiezione esteriore di ciò che ognuno di noi sceglie di essere dentro se stesso. Vedendo le condizioni in cui versa l’ambiente. è necessario puntare su una nuova educazione che pone la consapevolezza al centro.

Il cambiamento interiore dell’individuo è la base da cui partire per una consapevolezza nuova, l’unica che permette di adottare strategie e comportamenti sostenibili per salvare il pianeta. I cambiamenti sociali e climatici in atto non sono solo il frutto di scelte politiche e governative, ma prima di tutto individuali: sono legate al modo in cui percepiamo noi stessi e gli altri.

Urge assumere un punto di vista nuovo: diventare in prima persona agenti del cambiamento. Ogni uomo è un educatore. È il salto evolutivo che ogni persona deve compiere per orientarsi al bene, al bello, al vero e al giusto.

Essere coscienti è la narrazione consapevole della nostra storia a noi stessi, la prefigurazione per il futuro che da questa nasce, l’utilizzo della forza costruttiva per realizzare la nostra personalità, l’inserimento nella nostra vita dell’amore come atto quotidiano a cui questa personalità deve ambire. E poi questa vita è su un piano: è piatta. Bisogna avere delle aspirazioni: devi raccontarti che i tuoi valori sono le tue radici e far nascere le tue aspirazioni dalle tue radici. Tutto questo si condensa nell’ascolto intimo, interiore delle tue più profonde aspirazioni. Se manca questo passaggio dell’ascolto intimo interiore che ha a che fare con il silenzio che permette l’ascolto, la sospensione del rumore nel quale tutti siamo immersi, se non riusciamo a produrre questo contatto, quest’interazione, le azioni che faremo fuori di noi saranno dettate dalle pressioni che il mondo (ambiente), che il contesto (relazioni), che le circostanze (condizioni) ci permetteranno di esprimere.

Patrizio Paoletti

Il programma

L’evento, a numero chiuso e sold-out, ha visto un susseguirsi di interventi. Il primo giorno si è tenuta la presentazione delle attività della Fondazione Patrizio Paoletti con un focus sulle idee di azione per contribuire alla risoluzione delle emergenze del nostro tempo, prima tra tutte quella climatica.

Hanno parteciperanno alla serata di apertura del 5 dicembre Patrizio Paoletti, presidente della Fondazione, Simone Pettirossi, Assessore alle Politiche Scolastiche ed Educative del Comune di Assisi; Giovanni Bontempi, Sindaco di Nocera Umbra; Sara Carpinelli, referente per l’Umbria dell’UNESCO Giovani; Antonella Galiè, dirigente scolastico di Assisi International School; Gianni Bernardi, ricercatore dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, Marco Iazzolino, C.D.A. di Tree of Life International Foundation; Padre Giuseppe Buffon, Prof. ordinario di Storia della Chiesa presso la Pontificia Università Antonianum di Roma; Alessandro Brunori, CIO di Neferti s.r.l.

Nei giorni successivi, il 6 e il 7 dicembre, sono intervenuti Alex Bellini (esploratore, divulgatore, speaker e mental coach); Padre Giuseppe Buffon (Professore ordinario di Storia della Chiesa presso la Pontificia Università Antonianum); Gianni Bernardi (Astrofisico e ricercatore dell’Istituto Nazionale di Astrofisica), Alessandro Brunori (CIO di Neferti s.r.l.).

L’evento si è concluso l’8 dicembre con l’incontro-spettacolo di Patrizio Paoletti “Da Francesco a Leonardo, uomini del terzo millennio”, che ha celebrato nella terra di Francesco il 500° anniversario della morte del grande genio toscano.

 

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