Nove italiani su dieci soffrono di patologie legate allo stress, una vera e propria malattia della nostra epoca. Un alto livello di stress nel corso del tempo diventa pericoloso per la salute. Come intervenire? Meditazione e movimento sono la risposta, come dimostrano diversi studi del settore.

Il Quadrato Motor Training

Il 7 novembre, in occasione della Giornata mondiale per la consapevolezza dello stress, la Fondazione Patrizio Paoletti ha presentato il “Quadrato Motor Training” (Qmt), un approccio innovativo che coniuga la meditazione con il movimento. Da più di 20 anni, la fondazione studia pratiche e meccanismi neuronali e molecolari per raggiungere il benessere emotivo, tramite il Rined, l’Istituto di ricerca per le neuroscienze, educazione e didattica.

Il Qmt, frutto di una ricerca ventennale condotta in collaborazione con istituzioni scientifiche di spicco fra cui Sapienza di Roma, Cnr e la Bar Ilan University israeliana, è un allenamento che coinvolge mente e corpo. Per alcuni minuti, si eseguono, sotto la guida di istruzioni vocali, una serie di movimenti. Un mix di attività fisica e sforzo cognitivo.

I benefici della meditazione in movimento

Gli effetti del Qmt sul corpo sono innegabili, come si evince dagli studi condotti. Vengono migliorate infatti le capacità creative, ideative e progettuali. Se praticato con costanza, il Qmt favorisce un aumento significativo nella produzione di neurotrofine, famiglia di proteine che determinano la sopravvivenza, lo sviluppo e la funzione nei neuroni. Se la produzione subisce un calo infatti, è più probabile che insorgano depressione, stress e ansia.

E non è finita qui: il Qmt può incrementare persino il livello di un’altra proteina, il fattore di crescita nervoso (FCN), del 20%. Questa piccola proteina garantisce la sopravvivenza di alcuni neuroni fondamentali. Il Quadrato Motor Training è utile inoltre per comprendere i meccanismi fisiologici che influenzano il livello delle neurotrofine, tramite l’allenamento. Ciò ha confermato quanto sia importante spingere il corpo a muoversi all’interno della pratica meditativa.

La tecnica, che visti i risultati verrà insegnata in corsi appositi, dimostra i benefici che regalano mente e corpo quando collaborano. Come spiega Patrizio Paoletti, presidente della Fondazione e ideatore della tecnica, “molti studi da noi condotti ci suggeriscono la capacità del Qmt di aumentare la creatività, l’attenzione e la concentrazione e di abbassare i livelli di stress, aiutandoci ad affrontare meglio le difficoltà e aumentare la nostra qualità di vita”.

Leggi l’articolo pubblicato da AdnKronos su QMT: Adnkronos.com

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