Ognuno di noi ha sperimentato dei momenti di difficoltà, attimi in cui si perdono di vista i propri obiettivi; quelli sono i momenti per non cadere nello sconforto e riprendere in mano la tua vita

Patrizio Paoletti, influencer, uomo di pace, mentore e disruptor coach, specializzato nello sviluppo personale, ci ricorda sempre la massima di Socrate, il segreto per vivere una vita piena e di successo:

“Conosci te stesso”

Questa massima deve guidarti nel raggiungimento dei tuoi obiettivi: le cose che vuoi scoprire sono già dentro di te, devi solo farle emergere per giungere ad una consapevolezza che superi le tue paure, le tue emozioni e le tue aspettative.

L’obiettivo è quello di eliminare il rumore che ti circonda in modo da poter ascoltare meglio te stesso: solo allora potrai scoprire che questo ascolto può mettere luce su un nuovo mondo, più grande di quello che hai conosciuto finora fatto delle tue solite credenze e risposte. Raggiungere una consapevolezza che va oltre i tuoi limiti è la chiave per poter vivere una vita piena, gioiosa e gradevole di successo e non automatica; come suggerisce Patrizio Paoletti

“Non dobbiamo guardare all’orizzonte, dobbiamo guardare oltre l’orizzonte”

Il senso della meditazione è quello di aprire gli occhi alla vita.

Conoscere sé stessi

La chiave per superare il limite consiste nel superare la tensione per raggiungere la felicità: non sei felice perché in realtà non ti conosci abbastanza e questo porta a fraintendere le situazioni e ad affrontarle in modo errato. La conoscenza di te porta con se un grande dono: il perdono. Accettare chi sei ora, perché quello è il èunto di partenza per il tuo cambiamento.

Quindi, prova adesso a prenderti un attimo da solo con te stesso per riflettere sul fatto che ogni attimo è un dono e tutto quello che ti circonda è prezioso.

A questo punto un quesito fondamentale è: da cosa ha origine il “conosci te stesso”? In primo luogo, la conoscenza di sé deriva dalla gratitudine: bisogna accorgersi e prendere consapevolezza che la realtà che si vive è un regalo; la vita stessa è un dono e, in quanto tale, essa è estremamente preziosa e va salvaguardata in ogni suo aspetto. Comprendere che la vita non è esclusivamente di tua proprietà, ma ti è stata donata è il secondo passo da compiere per intraprendere quel cammino il cui traguardo è quello di vivere meglio sia con te stesso che con il mondo che ti circonda.

Il dono della vita è un mistero che viene donato in ogni attimo. Essere grato per la vita che ti è stata donata significa anche distinguere l’esistenza di due forme di vita, contenute una nell’altra:

  • Vita automatica: è la dimensione in cui la persona riceve questo dono senza accorgersene e vive solamente rispondendo alle sollecitazioni neurologiche che la raggiungono; queste sollecitazioni sono talmente numerose che solo una piccola parte di esse emerge alla coscienza;
  • Vita consapevole: dimensione vitale che non si contrappone a quella automatica, ma la contiene; l’individuo inizia a rendersi conto di ciò che lo circonda e diventa consapevole, gratificando il dono che gli è stato regalato.

Nella dimensione automatica non abbiamo consapevolezza di noi stessi e viviamo subendo gli stimoli che ci raggiungono, reagendo meccanicamente; nella dimensione consapevole invece ci vediamo, ci perdoniamo, siamo grati dell’opportunità, e seguendo un percorso continuo, aiutati dalla meditazione, possiamo giungere ad una nuova vita.

Si opuò scegliere in modo automatica  l’una o l’altra dimensione? La risposta è no; colui che vive automaticamente risponde passivamente agli stimoli poiché non è in grado di controllarli, mentre l’altro può scegliere di cercare la bellezza, la consapevolezza e il dominio di sé. Scegliere significa guardare in modo diverso noi stessi e, a tal proposito, esistono due attività primarie da allenare proprio come un muscolo che, crescendo, diventa sempre più forte:

  • Capacità di arrendersi al successo per vivere una vita piena e gradevole; il successo è inteso come la capacità di far accadere le cose, e non ha nulla a che vedere con la notorietà;
  • Capacità di resistere alle risposte automatiche che non ti permettono di raggiungere il successo per vivere una vita consapevole;

Così come il cervello è un muscolo, anche le tue emozioni possono essere allenate. Infatti, per migliorare la qualità della vita è necessario allenarsi per resistere alle emozioni distruttive come la recriminazione, l’odio e l’arroganza, diverse in ognuno di noi, per raggiungere la pace e procedere nel giusto cammino per la consapevolezza.

Detto questo, si può riassumere la consapevolezza come capacità di avere successo e quindi di far accadere le cose: devi abbandonarti al “desiderio di vivere appassionatamente”e per farlo hai bisogno di espandere la mente. Vivere con passione significa abbandonare lo stress, respirare profondamente e realizzare che la vita è un dono in continuo cambiamento.

Prefigurare

La mente umana è il luogo delle possibilità, dove tutto può accadere, che può ampliare all’infinito i confini dell’io: questa capacità è chiamata anche prefigurazione; prefigurare significa far vivere oggi ciò che vogliamo che accada domani. In questo modo ciò che vogliamo diventa una visione, cioè una meta misurabile sull’asse del tempo e dello spazio, raggiungibile attraverso le proprie capacità.

Come fare? Suggerimento fondamentale della prefigurazione è quello di iniziare dalla fine: bisogna capire cosa si vuole ottenere e focalizzarsi su come raggiungere l’obiettivo. Per realizzare queste visioni è importante procedere con calma attraverso la strategia dei piccoli passi: stabilire ciò che va fatto attraverso il compimento di una serie di azioni sequenziali, procedendo un passo dopo l’altro senza interruzioni. Procedere per passi è utile per superare l’incertezza che provoca stress e spinge ad arrendersi alle risposte automatiche, impedendo di vivere la vita con passione. Il cambiamento è quindi la chiave della passione, ma, per potersi trasformare, bisogna interrogarsi su cosa si desidera veramente e dove si vuole arrivare per realizzarsi.

Gli altri esseri umani non sono un ostacolo in questo percorso ma un ponte per raggiungere la consapevolezza di sé attraverso il confronto: per incontrare l’altro bisogna saper ascoltare. In questo senso, il tema centrale della realizzazione, intesa come dimensione delle emozioni, è l’amore e quindi la capacità di dire a se stessi e al mondo “eccomi, sono qui per condividere con te il mio obiettivo”: il confronto con l’altro risulta essere mutualmente benefico. Paoletti insiste sul non farsi assorbire dall’emozione distruttiva ripetendo:

“Mi propongo di non rinunciare al me migliore di me che è in me”

Compassione

La compassione è uno dei principi guida verso la consapevolezza ed è intesa come forma di gentilezza, sensibilità, entusiasmo e amore nei confronti degli altri, al fine di restituire al mondo qualcosa che ci ha donato. In questo senso, è necessario essere disponibili a cambiare punto di vista per trovarne uno nuovo che permetta di vedere le cose dalla giusta prospettiva.

Di fatto, l’altro diventa il nostro presente: è una persona che possiede il sapere a noi estraneo, ci dona qualcosa che non si ha e viceversa; è attraverso questa condivisione che si manifesta il vero amore: guardare insieme alla bellezza dello stare insieme.

A questo punto, come si possono mantenere le promesse e divenire la versione migliore di sé? Esistono due azioni specifiche da compiere:

  • Resistere ad un mondo che non ti corrisponde, senza lasciare che pensieri altrui affollino mente e cuore, condizionando la capacità d’azione; si deve resistere a tutto ciò che causa disorientamento, eliminando il rumore esterno che fa perdere di vista gli obiettivi. “Tu sei ciò che narri”e questa narrazione è la “capacità di aprire le vele e navigare verso il porto sicuro del te migliore di te”;
  • Arrendersi: apriti ancora di più al modello a cui vuoi assomigliare per poter vivere una vita straordinaria; bisogna incarnare le caratteristiche del proprio modello ideale per essere allo stesso modo speciale.

Queste capacità devono essere riorientate per rispondere alle domande della vita in modo responsabile e nel rispetto nei confronti del luogo che ti ospita. Il benessere deriva quindi dalla capacità di rendere grazie al dono della vita: come consiglia il mentore Patrizio Paoletti, prenditi un minuto del tuo tempoper riflettere e meditare sullo straordinario dono che ti è stato concesso.

Non perderti la Diretta LIVE di Patrizio Paoletti, martedì 23 luglio alle 21, su questo tema così importante per la tua vita all’interno della sua community Facebook “Patrizio Paoletti Live”.

Per accedere alla community clicca questo link: https://partecipa.oneminutemeditation.com/community/

 

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