Quante volte ti è capitato di sentirti sopraffatto dalle emozioni – soprattutto negative – tanto da percepire un senso di vuoto e di smarrimento che ti hanno portato a dire “che cosa sto facendo?”. Queste sono le sensazioni suscitate dalle emozioni distruttive, ovvero quelle particolari tipologie di sensazioni che invece di innalzarci e portarci verso un livello energetico superiore ci affossano.

Scopriamo insieme quali sono, come riconoscerle in maniera tempestiva e soprattutto come combatterle efficacemente per potersene liberare.

 

Emozioni, che cosa sono

Numerosi filosofi, pensatori, psicologi e persino ricercatori scientifici hanno provato a dare una definizione univoca di emozioni, valorizzando – di volta in volta – una delle sfaccettature che caratterizzano questo complesso fenomeno fisiologico.

 

Quello che è certo è che quando si provano queste sensazioni si attivano una serie di reazioni a catena nel nostro cervello che comportano delle conseguenze sul modo in cui ci sentiamo e percepiamo il mondo intorno a noi: felicità, rabbia, compassione e odio sono solo alcune delle “etichette” che sono state date a questa sequenza di processi fisiologici che partono proprio dalla amigdala (una ghiandola collocata nel nostro cervello).

 

A seconda delle cause che determinano ciascuna delle emozioni è possibile parlare di emozioni, positive negative o addirittura distruttive. Quest’ultima definizione è stata coniata da Daniel Goleman – padre del concetto di intelligenza emotiva – e il Dalai Lama nel libro del 2009 intitolato “Emozioni distruttive, liberarsi dai tre velenti della mente: rabbia, desideri e illusione”. All’interno di queste pagine, gli stati mentali distruttivi sono identificati nella bassa autostima, l’eccessiva fiducia di sé, coltivare emozioni negative, gelosia e invidia, mancanza di compassione e incapacità di tessere rapporti interpersonali.

 

In maniera semplicistica, potremo quindi dire che Le emozioni distruttive sono tutte quelle sensazioni, stati d’animo che sono dannose non solo per sé stessi, ma anche per gli individui che ci circondano.

 

Partiamo da un’esperienza che è capitata a tutti: quante volte, tornato a casa dall’ufficio arrabbiato per il decorso della giornata e ti sei mostrato scontroso o addirittura te la sei presa con tua moglie piuttosto che con i tuoi figli? Ecco un esempio di emozioni distruttive: non solo hai percepito la frustrazione per quanto avvenuto sul posto di lavoro, ma hai riversato le tue emozioni distruttive anche sulle persone a te vicine. Il risultato: la tua rabbia si è propagata a macchia d’olio su chi ti sta accanto.

 

Come combattere le emozioni distruttive

Una volta riconosciute le emozioni distruttive – rabbia, il desiderio e l’illusione – è facile individuare quali siano i comportamenti virtuosi da poter mettere in atto per contrastarle e superare gli stati di negatività nei quali ci si trova.

In particolare, Goleman indica il rispetto di sé, l’autostima (se meritata), sentimenti di integrità (intesa come la capacità di vivere secondo i propri principi etici), compassione, benevolenza, generosità, amicizia e amore.

 

Cercando ora di fornire degli strumenti pratici per provare ad applicare questi comportamenti virtuosi e soprattutto tracciare una strada per uscire dalle emozioni distruttive, ecco qualche suggerimento:

 

  • Take your time (ma non troppo): riappropriarsi del proprio spazio – non solo esteriore, ma soprattutto interiore – ti permetterà di ritagliarti il tempo per ascoltare te stesso, analizzare le cause e le circostanze che ti hanno portato a provare le emozioni distruttive. Imparare dai propri errori, coltivare la resilienza e approfondire il dialogo con sé stessi sono condizioni che ti permetteranno di non lasciarti sopraffare nuovamente dagli eventi negativi che la vita ti presenta di fronte.
  • Migliorare la consapevolezza di sé: è uno strumento fondamentale per poter essere felici e vivere in equilibrio non solo con sé stessi, ma anche e soprattutto con chi ci circonda. Del resto, avere una radicata consapevolezza di sé, essere ben allineati nei propri intenti, avere ben focalizzati i propri obiettivi e visualizzare la strada per raggiungerli sono condizioni che ti permetteranno di combattere le emozioni distruttive o – addirittura – di poterle prevenire. Inoltre, avere una buona consapevolezza di sé implica anche la capacità di poter comprendere a fondo i meccanismi che le hanno scatenate (Perché provo questa rabbia verso il mio capo?), il loro significato e accettare anche la possibilità che – in fondo – può capitare di provare momenti in cui si è sopraffatti dalle emozioni negative: capire e accettare l’origine e il percorso di questi sentimenti all’interno della propria emotività è il primo passo per poterle combattere strategicamente.
  • Empatia: questo concetto non deve essere ridotto ad una pacca sulla spalla o ad un messaggio consolatorio tramite smartphone; è opportuno ritornare all’origine di questo termine che deriva dal greco e significa “sentire insieme”. L’empatia è quindi quel sentimento che ti consente di vivere insieme a qualcuno le emozioni, soprattutto quelle positive. Figlia di questa sensazione è la capacità di comunicare liberamente e in maniera straordinaria con gli altri, esprimendo in maniera equilibrata il proprio sentire, senza eccedere in nessuna direzione;
  • Meditare: a differenza di quanto si possa pensare, questa attività non si concretizza nel chiudere gli occhi, ma nell’aprirli sul mondo e sulla propria vita. Intraprendendo un percorso costante attraverso il metodo OMM, potrai finalmente riappropriarti della tua vita vivendola nel pieno delle sue emozioni positive: sostituisci le parole come accontentarsi e ci penso domani con sono felice e comincio da oggi. Noterai da subito i vantaggi del protocollo di meditazione e dei suoi vantaggi pratici sulla vita di tutti i giorni.

 

Adesso che hai tutti gli strumenti per liberarti dalle emozioni distruttive, cosa aspetti? Riprendi possesso della tua vita, delle tue sensazioni e torna a splendere di luce propria

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