La rivista Viversani e belli ha dedicato a fine gennaio un bellissimo articolo alla pratica della meditazione in movimento con un’intervista a Patrizio Paoletti. Te lo riportiamo qui.

Allenati “AL QUADRATO”

Il Qmt è un’innovativa tecnica di meditazione dinamica: agisce sul fisico per arrivare alla psiche.

Meno di un quarto d’ora

Una seduta di Qmt inizia con una conversazione, utile a far entrare in sintonia l’istruttore e la persona, in piedi sul punto 1 della Qmt balance board, pronta a eseguire i movimenti richiesit, che la aiuteranno a trovare nuove soluzioni per i cambiamenti voluti. Finita la sequenza di spostamenti, l’istruttore chiede di reinterpretare la situazione, condividendo le soluzioni elaborate o i nuovi punti emersi. Bastano quattro sedute, dai sette a 12 minuti, per i primi miglioramenti. Il Qmt è utile soprattutto a chi gestisce situazioni stressanti o è alla guida di un gruppo che vuole far rendere al meglio.

Il cervello umano è una risorsa sfruttata solo in parte nella quotidianità, Se “allenato” nel modo giusto, può far migliorare le performance in vari ambiti e aumentare la qualità della vita. Partendo da questi presupposti, dopo ricerche scientifiche durate oltre 15 anni è stata messa a punto la pratica di meditazione dinamica Qmt (Quadrato motor training).

Semplici movimenti

Il Qmt può essere definito non solo come una pratica di meditazione in movimento, ma anche come una tecnica di potenziamento cerebrale
(una forma di “allenamento” studiata ad hoc per il cervello).

Seguendo i comandi impartiti dall’istruttore, la persona deve compiere facili movimenti rimanendo nella Qmt balance board, un piano tecnologico su cui sono indicati quattro punti che si trovano a una distanza di 50 centimetri fra loro e che “misura” l’esattezza dell’esecuzione dell’esercizio.

MENTE E CORPO INSIEME

Questa tecnica combina l’attività fisica e l’impegno mentale. «Testato con la collaborazione dell’università Sapienza di Roma, del Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche) e della Bar Ilan university di israele, il Qmt coinvolge il corpo e il cervello, perché sia la meditazione sia il movimento hanno effetti positivi su tale organo» sottolinea Patrizio Paoletti, presidente dell’omonima fondazione, ideatore del metodo Qmt e fondatore del Rined (Istituto di ricerca per le neuroscienze, l’educazione e la didattica).

Si potenziano le risorse

La pratica costante del Qmt comporta vari benefici, aiutando ad affrontare meglio i momenti di stress e disagio che si presentano nella quotidianità. Questa tecnica, infatti, è efficace nell’aumentare la creatività e la capacità di progettare il futuro, Siccome aiuta a vedere le situazioni con distacco, anche quando si vivono periodi complicati, si hanno più risorse a disposizione per “uscirne”.

Migliora la vita

Grazie al Qmt si diventa capaci di gestire al meglio le pressioni quotidiane. Attivando la resilienza e stimolando l’abilità nel risolvere i problemi, il metodo fa vedere il futuro più roseo. «Diversi studi da noi condotti hanno evidenziato la capacità di questa tecnica di aumentare creatività, attenzione e concentrazione, abbassando i livelli di stress. E affrontando meglio le difficoltà di ogni giorno, migliora la qualità della vita» osserva ancora Patrizio Paoletti.

Il cervello è più efficiente

Il Qmt migliora la funzionalità delle fibre nervose del cervello e la comunicazione tra le varie aree di quest’organo.

«Attraverso test sulla saliva dei partecipanti, abbiamo rilevato che questa tecnica può fare aumentare fino al 20% il livello del nerve growth factor, una proteina che influenza importanti neuroni coinvolti nei meccanismi dello stress, dell’ansia e della depressione» osserva l’esperto.

Servizio di Roberto De Filippis
Con la consulenza di Patrizio Paoletti, presidente della Fondazione Paoletti, ideatore del metodo Qmt (Quadrato motor traning) e fondatore del Rined (Istituto di ricerca per le neuroscienze, l’educazione e la didattica)
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